Venezia. Omicidio Cecchettin. Anche la Procura rinuncia all'Appello: Definitivo l'ergastolo per Turetta.
Diversamente da quanto emerso nelle settimane precedenti, la Procura Generale presso la Corte d'Appello di Venezia non impugnerà la condanna all'ergastolo di Filippo Turetta per il femminicidio di Giulia Cecchettin, uccisa a 22 anni l'11 novembre 2023.
Una scelta che, dopo la rinuncia all'Appello da parte dell'imputato, chiude la vicenda processuale. "Accetto l'ergastolo, sono pentito", aveva dichiarato Turetta in una lettera scritta di suo pugno per comunicare ai giudici la sua decisione. La scelta della Procura generale è stata comunicata ai legali della famiglia Cecchettin, gli avvocati Nicodemo Gentile, Piero Coluccio e Stefano Tigani.
"Una scelta – commentano i tre legali – che, a seguito della rinuncia all'Appello da parte dell'imputato, riteniamo coerente, giusta e pienamente condivisibile. Infatti, la rinuncia rende definitiva la sentenza di primo grado e cristallizza, senza più margini di dubbio, la sussistenza dell'aggravante della premeditazione: tra le circostanze più gravi e subdole previste dal nostro ordinamento".
L'aggravante, precisano gli avvocati "assume un significato ancora più drammatico in una vicenda omicidiaria caratterizzata, di fatto, da motivi abietti, arcaici e spregevoli, espressione di una visione distorta del legame affettivo e di un'idea di possesso che nulla ha a che fare con l'amore e il rispetto".
Turetta era stato condannato all'ergastolo, in primo grado, il 3 dicembre 2024. La sentenza era stata inizialmente impugnata sia dai difensori di Turetta, Giovanni Caruso e Monica Cornaviera, che contestavano proprio il riconoscimento dell'aggravante della premeditazione, sia dalla Procura per il mancato riconoscimento dell'aggravante della crudeltà e del reato di stalking.
La prima udienza del processo d'Appello era stata già fissata per il 14 novembre prossimo. Ma il passo indietro – sia dell'imputato che della Procura – chiude definitivamente la vicenda. Venerdì prossimo, davanti alla Corte d'Appello presieduta dal giudice Michele Medici, alle parti non resterà che prendere atto e formalizzare la doppia rinuncia e rendere così definitivo l'ergastolo per Turetta. (Il Fatto Quotidiano)