Legnano. Omicidio Vasilica Potincu. Andrea Mostoni resta in carcere: "Quadro indiziario grave e solido".
Andrea Mostoni resta in carcere. Lo ha deciso il tribunale del riesame che nei giorni scorsi ha depositato le motivazioni del collegio presieduto dalla giudice Monica Amicone: il quadro indiziario che lo dipinge come l'assassino della prostituta Vasilica Potincu è «assolutamente grave ed estremamente solido».
L'avvocata Emanuela Re ritiene però che il provvedimento non valuti adeguatamente i fatti e che sia silente in ordine a circostanze significative: non è quindi da escludere che riproporrà la richiesta di annullamento dell'ordinanza in sede di Cassazione.
I Carabinieri, coordinati dal pubblico ministero Ciro Caramore, non hanno ancora rinvenuto lo smartphone di Vasilica Potincu e, con ogni probabilità, non lo rintracceranno mai. Ma il tribunale del riesame abbraccia l'ipotesi che Mostoni lo abbia sottratto alla escort dopo averla uccisa e che se ne sia liberato poco prima di raggiungere la sua casa di Robecco sul Naviglio.
Le celle telefoniche supportano la tesi: dopo il delitto di via Stelvio a Legnano, risalente allo scorso 24 maggio (la vittima fu trovata morta il giorno dopo), l'operaio 29enne fece visita agli amici di Canegrate, una toccata e fuga di meno di mezz'ora (a parere degli inquirenti, funzionale a crearsi un alibi). Sia il suo cellulare che quello di Potincu risultano lì.
Poi entrambi i dispositivi si spostano verso sud, la cella di Busto Garolfo non lascia dubbi. A quel punto il segnale della sim della sex worker sparisce, a differenza di quello di Mostoni. Il giovane è in carcere dallo scorso 29 maggio. La Procura gli contesta anche l'aggravante della premeditazione. (di Sarah Crespi – La Prealpina)