Bologna. Processo sulla morte di Sofia Stefani. Gualandi ribadisce: "Non l'ho uccisa intenzionalmente".
"Io faccio risalire a me ogni responsabilità per quello che è successo. L'errore è stato tutto mio... Di questo avrò sempre il senso di colpa. Come genitore non potrò accettare mai cose del genere, era anche figlia unica. Io non l'ho uccisa intenzionalmente".
Lo ha detto l'ex comandante della Polizia Locale di Anzola Emilia, Giampiero Gualandi, rispondendo alle domande dei suoi legali, Claudio Benenati e Lorenzo Valgimigli, davanti alla Corte d'Assise di Bologna, che lo vede imputato per l'omicidio volontario aggravato (dai futili motivi e dal legame affettivo) della collega Sofia Stefani, 33 anni, con cui aveva una relazione extraconiugale.
Il processo è ripreso oggi dopo la pausa estiva, con Gualandi che ha risposto alle domande dei legali di parte civile. Nell'ultima udienza di luglio si era concluso, infatti, l'interrogatorio della procuratrice aggiunta Lucia Russo.
Il legale che assiste i genitori della vittima, Andrea Speranzoni, è tornato sull'argomento legato al "contratto di sottomissione sessuale" tra i due, tirato fuori dalla procuratrice Lucia Russo all'inizio del processo. "Anche il contratto era un gioco. Non so se lo abbiamo sottoscritto, mi sembrava di sì – ha risposto Gualandi – ma non saprei, ricordo di averlo sottoscritto io, perché la redazione finale del contratto la feci io e poi glielo mandai, ma non ricordo se lo firmò lei".
«Io e Sofia ci siamo mandati tanti messaggi a sfondo sessuale, foto, immagini e anche link. Tutto nasceva dalla sua passione per un film che l'aveva colpita – racconta l'imputato – ma che io non ho visto, ovvero "Cinquanta sfumature di grigio". Una sola volta Sofia prenotò una stanza in un locale che riproduceva fedelmente una location del film, ma poi non ci siamo andati, lei ha disdetto».
Sofia Stefani è stata uccisa il 16 maggio 2024 da un colpo partito dalla pistola di ordinanza di Gualandi nell'ufficio dell'uomo, al comando di Anzola. Per la difesa dell'imputato si è trattato di un colpo partito accidentalmente durante una colluttazione, mentre per la Procura, Gualandi ha ucciso Stefani intenzionalmente. (ANSA)